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giovedì 9 settembre 2010

Vuoi perdere peso? Comincia dalla testa


Quando si vuole perdere peso si inizia sempre con il guardarsi la pancia, il fondoschiena e i fianchi, le cosce e si trascura la parte del corpo da dove inizia il processo dell’accumulo di grasso: la tua testa.

Non sono impazzito, è solo che essere in sovrappeso ha delle cause che spesso stanno proprio nella propria mente, il grasso in eccesso non è una causa, è solo un effetto.

È come voler curare il sintomo anziché curare la malattia.

Questo purtroppo è ormai una routine, anche la moderna medicina si concentra più sugli effetti che sulle cause, prova ad andare da un medico e dirgli che hai mal di testa, cosa farà? Ti prescriverà un farmaco per il dolore senza vedere cosa causa quel mal di testa, in pratica non curerà il male, ma solo il suo sintomo.

Cosa fai tu (e anche io fino a qualche tempo addietro) quando ti metti a dieta?
Curi la causa o l’effetto?

Perdere peso è relativamente facile, mantenere il peso una volta ottenuto  è molto più difficile, la dieta è una medicina per l’effetto (il sintomo) ma contemporaneamente dovresti curare anche la causa.

La tua mente è la prima causa del tuo sovrappeso, piccolo o grande che sia.

Nella tua mente sono radicate convinzioni, credenze, regole,  abitudini, schemi mentali e percorsi sinaptici grandi come autostrade.

Qualcosa di tutto questo va modificato, scoprire cosa è il vero problema
, intanto va analizzato l’aspetto più importante, l’abitudine più frequente in chi convive con il sovrappeso, ossia il mangiare per ragioni emotive

In un dato momento della nostra vita a seguito di uno scompenso emotivo, abbiamo mangiato pur non avendo fame, abbiamo ottenuto delle emozioni positive ed il nostro cervello ha attivato una relazione tra mangiare e stare meglio dopo uno scompenso emotivo.

In pratica ha tracciato un sentiero.

Poi l’evento si è ripetuto più volte fino a che il sentiero è diventato un autostrada, e adesso basta un niente che ci si ritrova a guardare il frigo spalancato.

Come rimediare?

Semplice, solcando altri sentieri, altre strade, percorrendo queste stradine sempre più spesso e abbandonando via via l’autostrada percorsa per anni.

Quando sei triste, stressato/a, ansioso, giù di morale, prova a trovare un’alternativa al cibo, una passeggiata, un libro, telefonare ad un’amica,  qualcosa che sia una tua scelta e non una risposta automatica della tua mente.

Non necessariamente dovrai fare qualcosa, all’inizio puoi solo immaginare di farlo.
La mente traccia nuovi collegamenti neurali (esperienze) sia quando le viviamo sia quando le immaginiamo vividamente, devi sfruttare questo aspetto della tua mente a tuo vantaggio.

Sei stanco e stressato? Divoreresti il frigo dalla fame nervosa?


Immagina di fare una camminata, di respirare profondamente e di sentirti subito meglio, sorridi, senti lo stress che svanisce, provalo con intensità.

Il risultato? La tua mente assocerà camminare e respirare come possibile rimedio per lo stress, fallo sempre più spesso e diverrà sempre più reale, prima o poi avrai voglia di fare una passeggiata vera, almeno quanto di attaccare il frigo, quello è il segnale che il sentiero è spianato, a quel punto agire consoliderà i risultati rendendo il nuovo sentiero una nuova e più produttiva autostrada.










Se non lo hai fatto leggi questo interessante articolo dove spiego una tecnica per farsi aiutare dalla mente a dimagrire esercizi per dimagrire




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6 commenti:

  1. Giustissimo quello che dici, lo sperimento ogni giorno sulla mia pelle perchè anche io sono una "mangiatrice emotiva" e mi rendo conto che è un grosso problema (sembra una confessione dell'anonima alcolisti...ma è la triste verità!). Ho provato a sostituire il cibo con qualcos'altro di piacevole e lì per lì funziona, però sul lungo periodo finisce che il cibo assume i contorni del "piacere proibito" diventando sempre più allettante...Risultato: quando finisce la dieta non vedo l'ora di buttarmi su quel piacere tanto a lungo negato! so che dovrei concedermi piccoli assaggi di tanto in tanto per non arrivare a questi livelli di astinenza, ma se poi non riesco a fermarmi?
    come vedi il parallelo cibo=droga è più forte che mai.
    un saluto e grazie per la risposta!

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  2. La risposta te la sei data da sola, niente deve essere proibito o diventa troppo allettante.
    Concedersi un dolcino ogni tanto, quando proprio lo si vuole, non resta che mangiarlo, noi dobbiamo creare alternative al cibo, non sostituti del cibo, se sono nervoso (è un esempio naturalmente) una volta rimedio con il gelato, una volta con una passeggiata, una volta con un libro e così via, guai a estromettere il cibo dal risolvere problemi emotivi, lo ha fatto per tanto di quel tempo che bisogna lasciarli almeno un piccolo ruolo, una comparsata nel perverso giogo degli sconpensi emotivi

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  3. Approvo totalmente quello che dici. Quando si decide di dimagrire, è necessario procedere per gradi e secondo degli step ben precisi. La prima cosa da fare sarà, dunque, agire sulla nostra mente per individuare e smantellare le cause che ci portano a focalizzare l'attenzione sul cibo, trasformandola in una forma di fissazione ansiogena, la quale ci obbliga a mettere in primo piano, da una parte il bisogno irrefrenabile di cibo e dall'altra, per contrasto, la bilancia. Morale della favola: ci saremo creati la situazione ideale per non perdere peso e distruggere ogni ipotesi di equilibrio, innescando un processo mentale autodistruttivo. Per concludere, infine, vorrei suggerire a Ines che la parola "Dieta" dev'essere abolita dal nostro vocabolario, in quanto evoca immagini negative legate all'idea di Privazione/Sofferenza. Essa va sostituita con un concetto che acquisiremo e che ci accompagnerà per tutta la vita, ovvero, "corretto stile di vita/corrette abitudini alimentari". Questo principio racchiude in sè la soluzione del problema in modo radicale e definitivo.

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  4. Io sono una mangiatrice emotiva; mangio anche quando non ho più fame e sono sazia; il cibo è la valvola di sfogo più appagante per il mio umore e la mia psiche.
    Naturalmente quando mi guardo allo specchio vedo un'immagine di me che non mi piace ed allora presa dallo sconforto mi dico da domani si cambia ma purtroppo quel domani non arriva mai perché nonostante l'impegno e gli sforzi la voglia di mangiare è più forte di ogni altra cosa. Infatti la sola idea di essere a dieta mi provoca ansia ed insofferenza; ho provato a cercare un'alternativa a questa mia ossessione con qualcosa di diverso come per esempio camminare, leggere o ricamare ma purtroppo la mia mente mi porta sempre a concentrare la mia attenzione sul cibo.
    Nel leggere questo articolo però sono rimasta particolarmente colpita da questa frase: “la tua mente è la prima causa del tuo sovrappeso, piccolo o grande che sia” ed ho capito che è veramente così; il cambiamento infatti non comincia dalla bocca ma dal cervello ed è su questa cosa che devo assolutamente lavorare.
    Sono comunque fiduciosa e credo che presto riuscirò a trovare la strada giusta per diventare “magra per sempre” anche perché lo desidero con tutta me stessa!

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  5. Molto spesso sappiamo bene di avere fame emotiva.. Ma chiudiamo gli occhi, ci sentiamo impotenti, cediamo e cediamo e ancora cediamo. Pensiamo sia normale, in realtà ci rifugiamo nelle paure e scappiamo da tutto il resto: dal pensare che in realtà meritiamo salute e un corpo migliore, dai problemi di ogni giorno etc..
    Anche se spesso ho poco tempo per commentare, leggo sempre con grande interesse i tuoi consigli. Ci parlano di chi queste cose le vive come noi e ci spiega con parole semplici, ma profonde e immediate, il modo in cui la nostra testa può reagire e porre fine al male che ci facciamo..
    Dopo aver letto i tuoi articoli sento una gran voglia di cominciare a diventare magra per sempre :)
    Continua così, un caro saluto
    Elena

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  6. Grazie a tutte per i magnifici commenti, voglio dirvi che il cammino verso il peso felice è arduo ma possibile, bisogna crederci, desiderarlo, sognarlo, immaginarlo in continuazione, forse questo è il grande segreto, a Letizia voglio dire che non sei una mangiatrice emotiva, sei una splendida persona che in questo momento della vita ha adottato il comportamento di mangiare per ragioni emotive, bada bene che è ben diverso un comportamento da "essere" in un dato modo. Stai attenta al linguaggio che usi e all'immagine di te che crei.

    Per Elena, certo che la mente ti suggerisce di mangiare, lo ha fatto da anni, sa bene che funziona e si sogna di farti apparire l'immagine di te che passeggi. Mangiare nella tua testa è l'autostrada per superare ogni difficoltà, camminare, leggere è un sentierino di campagna pieno di sassi. Eppure dobbiamo rinforzare il sentierino, puoi farlo usando l'immaginazione, immagina di camminare e di sentirti bene, immagina situazioni divertenti, eccitanti, piacevoli o rilassanti, nutri la mente con l'immagine che camminare all'aria aperta ti provoca una marea di belle sensazioni... col tempo anche il più impervio sentiero diverrà un'autostrada

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